Abbiamo scelto di agire in modo BIO-LOGICO,
pensando PRIMA ALLA VITA e poi a tutto il resto

“Nella mia esperienza ho sempre trovato aziende biologiche che hanno intrapreso questa strada perché animate da una grande fede, fede che ci possa essere per noi ma anche e soprattutto per i nostri figli un’agricoltura pulita, che guardi al bene ambientale più che al profitto, alla difesa della biodiversità, alla salute non solo dell’uomo ma anche della natura, dei corsi d’acqua e che guardi oggi più che mai alla sostenibilità agricola di tutti gli agricoltori del pianeta.

Lo Stile di Vita di Corte Bertesina è la logica conseguenza del rispetto per la terra.  Il suo lavorarla ci insegna che nulla ci è stato regalato, molto ci viene donato per la nostra felicità e non possiamo tenerlo nascosto, dobbiamo condividere questo dono che chi lavora la terra conosce: vedere fiorire la natura grazie al contributo dell’uomo è una gioia infinita, che si rinnova ad ogni stagione.

E’ il nostro tesoro nel campo.”

Renata Tapparo

La Terra

…Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo…. » …E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.

…Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. (Gn 1, 29…).

La terra ci è stata data in prestito, affinché ne avessimo cura, affinché ne fossimo custodi.

Avere cura del giardino, della nostra terra, significa quindi non utilizzare prodotti chimici che possano avvelenarla, non utilizzare diserbanti, pesticidi, fertilizzanti di sintesi, in nome di un probabile maggior raccolto e profitto, che a lungo andare rendono i nostri terreni privi di humus e di materiale vivente. In poche parole, terra morta che, se non stimolata, non è più in grado di essere feconda.

La Biodiversità

È sempre Madre Terra ad insegnarci che c’è posto per tutti.  In un microcosmo quale può essere un orto familiare coesistono milioni di esseri viventi e tutti partecipano al benessere gli uni degli altri crescendo e vivendo in equilibrio.

Non è sempre necessario quindi dichiarare guerra a insetti vari o a “mal’erbe”; sarebbe più importante studiare, sapere come far crescere in salute i nostri ortaggi, dando loro la corretta umidità e consociazione, senza “forzare” inutilmente la pianta, prevenendo le malattie con la buona pratica, preservando ed arricchendo la terra e il suo substrato fertile.

Il Metodo Biologico in Agricoltura

E’ un’azienda che ha deciso volontariamente di sottoporsi nei suoi metodi produttivi ad un disciplinare con delle regole precise. Il Metodo Biologico è descritto molto dettagliatamente dal regolamento CE n. 834/2007, e tutte le aziende italiane ed europee che hanno scelto questa strada sono sottoposte a controlli, ispezioni e verifiche da parte di enti certificatori riconosciuti dal ministero delle Politiche Agricole.

La nostra azienda per esempio è controllata dalla BIOS che svolge questo lavoro di controllo e certificazione tramite i suoi ispettori che due volte l’anno vengono in azienda ed eseguono i controlli formali e in campo.

Il termine “agricoltura biologica” indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l’impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi).

Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo.

Per salvaguardare la fertilità naturale di un terreno gli agricoltori biologici utilizzano materiale organico e, ricorrendo ad appropriate tecniche agricole, non  sfruttano  la terra in modo intensivo.

Per quanto riguarda i sistemi di allevamento, si pone la massima attenzione al benessere degli animali, che si nutrono di erba e foraggio biologico e non assumono antibiotici, ormoni o altre sostanze che stimolino artificialmente la crescita e la produzione di latte. Inoltre, nelle aziende agricole devono esserci ampi spazi perché gli animali possano muoversi e pascolare liberamente.

In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere). Alla difesa delle colture si provvede innanzitutto in via preventiva, selezionando specie resistenti alle malattie e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate, come, per esempio:</p>

la rotazione delle colture: non coltivando consecutivamente sullo stesso terreno la stessa pianta, da un lato si ostacola l’ambientarsi dei parassiti e dall’altro si sfruttano in modo più razionale e meno intensivo le sostanze nutrienti del terreno;

la piantumazione di siepi ed alberi che, oltre a ricreare il paesaggio, danno ospitalità ai predatori naturali dei parassiti e fungono da barriera fisica a possibili inquinamenti esterni;

la consociazione: coltivando in parallelo piante sgradite l’una ai parassiti dell’altra.

In agricoltura biologica si usano fertilizzanti naturali come il letame opportunamente compostato ed altre sostanze organiche compostate (sfalci, ecc.) e sovesci, cioè incorporazioni nel terreno di piante appositamente seminate, come trifoglio,  senape ecc.

In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene con sostanze naturali vegetali, animali o minerali: estratti di piante, insetti utili che predano i parassiti, farina di roccia o minerali naturali per correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno e per difendere le coltivazioni dalle crittogame.

Il ricorso a tecniche di coltivazione biologiche ricostruisce l’equilibrio nelle aziende agricole; qualora, comunque, si rendesse necessario intervenire per la difesa delle coltivazioni da parassiti e altre avversità, l’agricoltore può fare ricorso esclusivamente alle sostanze di origine naturale espressamente autorizzate e dettagliate dal Regolamento europeo.

 

La nostra azienda agricola si sta impegnando a raggiungere un’altra certificazione, la GLOBAL GAP che è riconosciuta anche a livello internazionale e che ci permetterà di valutare al meglio la salubrità dei prodotti dell’orto con ulteriori analisi (p.e. dell’acqua utilizzata per l’irrigazione), la loro tracciabilità o le corrette pratiche igienico-sanitarie per la raccolta in campo e la manipolazione dei prodotti.
A breve potremo quindi fregiarci di un altro tassello che riconosce la nostra buona pratica e segna un altro passo del nostro cammino.